Oggi 15 ottobre 2023 è una giornata speciale per gli ASD Skorpions Varese, è, infatti, la data della fondazione ufficiale della squadra, che compie, così, ufficialmente 20 anni.
Era il 2003 e allora il Powerchair Hockey era conosciuto come Wheelchair Hockey o, ancora più comunemente, Hockey in carrozzina elettronica. Erano anni pieni di entusiasmo, le squadre in Italia si stavano moltiplicando, si stava dando forma ad una realtà federale e questa disciplina sportiva, che sembrava una scommessa promossa dal Gruppo Giovani di UILDM, si era definitivamente radicata non solo in Italia ma anche all’estero. Claudio Carelli era un giocatore degli Sharks Monza, con cui aveva vinto uno scudetto, ed era anche Capitano della Nazionale Italiana, che, dopo alcune esperienze internazionali, era pronto a guidare nel primo Campionato Mondiale ufficiale della storia dello sport, a Helsinki nel 2004. A Claudio piaceva sognare in grande e il suo sogno nel cassetto era poter condividere, insegnare e vincere con altri ragazzi del territorio di Varese la sua passione per il Powerchair Hockey regalando loro un’opportunità in grado di diventare palestra di vita e sperimentazione importante come lo era stato per lui. Nel giugno 2003, grazie al sostegno della UILDM Varese, viene organizzato a Besnate un torneo promozionale a cui partecipa un folto pubblico tra cui anche tanti ragazzi e ragazze con disabilità motorie e neuromuscolari. Sono proprio loro a venire immediatamente coinvolti da Claudio per completare le squadre: fu così che Tiziano Fattore, Annamaria Cremona, Luca Mercuri e Gianfranco Santeramo divennero i primi componenti degli Skorpions Varese. In quel momento Claudio capì che il suo sogno era a un passo dal diventare realtà. Dopo pochi mesi si aggiunsero al gruppo anche Michele Sanguine e Fabio Mantiero, e Claudio Moretta affiancato da Luca Maino presero in mano la squadra come allenatori e il 15 ottobre venne ufficialmente fondata la società sportiva.
La storia degli ASD Skorpions Varese è una storia ricca di successi sportivi: ad oggi sono ancora la squadra più titolata d’Italia con 5 scudetti, 3 Coppe Italia e 2 Supercoppe a cui si aggiunge anche la vittoria al torneo internazionale di Zurigo (ad oggi gli Skorpions sono l’unico club italiano ad aver vinto un torneo a livello internazionale).
I 20 anni di storia degli Skorpions sono pieni di storie dal valore umano oltre che sportivo: storie di ragazzi e ragazze che grazie al Powerchair Hockey - uno dei pochissimi sport di squadra praticabile da persone con patologie motorie severe e soprattutto neuromuscolari e progressive - hanno scoperto di poter fare e di poter sognare in grande anche nel “piccolo” della loro quotidianità. Storie di scoperte, esperimenti, viaggi, vittorie, sorrisi e a volte, certo, anche di sconfitte, tensioni, fraintesi e momenti difficili che, come in ogni buona famiglia -squadra se affrontati assieme diventano almeno un po’ più semplici da processare.
20 anni dopo gli Skorpions Varese sono determinati a continuare a dar vita al sogno di Capitan Carelli, di regalare la possibilità di giocare e di fare sport a tanti ragazzi e ragazze con patologie motorie severe e progressive, offrendo un’occasione di coinvolgimento e partecipazione attiva.
Il compleanno degli ASD Skorpions Varese arriva a una settimana dall’avvio del Campionato Italiano 2023/2024 di serie A2. Dopo la beffa della finale promozione in A1 dello scorso anno, i biancorossi - che si allenano tutti i sabati a Besnate al Palazzetto di Via Vittorio Veneto dalle 11.00 alle 13.00 - sono più che mai determinati a conquistare il ticket d’accesso ai playoff nazionali per centrare l’obiettivo promozione in A1.
“Arrivare a 20 anni ed essere consapevoli di aver contribuito a scrivere tante delle pagine di maggior successo della storia del club è un onore e, al contempo, una grande responsabilità. - commenta il Vice Presidente Fabio Mantiero - Il nostro sport si è evoluto molto da tanti punti di vista e gli Skorpions hanno sicuramente contribuito al cambiamento ancora oggi in corso. Mi ricordo che siamo stati la prima società a scegliere carrozzine sportive pensate ad hoc per questo sport, scelta ai tempi molto discussa ma che oggi è diventata la norma. Io stesso fui uno dei primi giocatori con T stick - strumento a forma di T apposto davanti alla carrozzina che permette anche ad atleti senza funzionalità degli arti superiori di controllare la pallina e tirare in porta - ad avere un ruolo più attivo e non solo difensivo, altra cosa oggi diventata comune. - continua Mantiero - Quello che non è cambiato è la voglia e la determinazione sul campo, e non solo, di fare bene e di coinvolgere sempre più persone nella squadra perché questo sport può davvero cambiare la vita di molti ragazzi!”